È di pochi giorni fa l’appello della città di Verona nei riguardi delle metodologie e prescrizioni volte alla salvaguarda dei beni Unesco. “I beni Unesco sono patrimonio dell'umanità, la responsabilità della loro tutela è grande, ma nessuno è più in grado di onorarla “, ha tuonato l’assessore comunale che si rapporta all’Unesco Francesca Toffali. Per questo motivo, il Comune di Verona è tra gli enti che hanno chiesto aiuto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte tramite l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale. Tra le richieste dell’assessore Toffali, anche la possibilità di attingere, quando disponibile, all'avanzo di amministrazione libera e vincolata, così da poter disporre di risorse sufficienti per coprire le mancate entrate nel periodo dell’emergenza sanitaria.
In questa panoramica si introduce la revisione del Piano di gestione del sito Unesco, stabilito nel 2000 per l’inclusione della città di Verona. Grazie alla collaborazione con la “Cattedra Unesco” dello Iuav di Venezia, Verona patrimonio dell’Unesco punta alla rivalorizzazione del suo territorio. Non più solo conservazione di monumenti ed edifici, ma anche misure concrete per sfruttare il potenziale culturale e turistico del capoluogo.
Cooperando con Cattedra Unesco, la città punta alla condivisione, allo sviluppo e alla realizzazione di nuove iniziative nell'ambito del Piano di gestione del sito Unesco. Questa finestra temporale sarà l’occasione per ridefinire azioni che rendano il piano di tutela e promozione di Verona città Unesco più attiva, contemporanea, rispettosa del patrimonio che la circonda ma anche città del suo tempo. Tra le proposte fanno capolino numerosi strumenti, che includono concorsi di architettura, conferenze, attività di ricerca e tutto quanto utile al miglioramento della qualità architettonica e dello sviluppo urbano della città.
Un’occasione irripetibile sul breve periodo, che potrebbe favorire la partecipazione della cittadinanza alle nuove proposte di sviluppo urbano. Sempre nell'ottica di una collaborazione con Iuav, che già prevede un accordo circa la salvaguardia e la valorizzazione dei monumenti, delle mura e delle aree archeologiche della città, l’apporto del polo universitario potrebbe venire in aiuto a titolo di comitato scientifico per la definizione delle linee guida di gestione e definizione del sito Unesco. La costante positiva risiede nella volontà, da parte di tutti gli attori partecipanti, di proporre il patrimonio storico come nuovo spazio da far vivere alla comunità.